Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

Il centro storico di Caltagirone è stato ricostruito a seguito del disastroso terremoto del 1693, e pertanto offre al visitatore una bellezza tutta barocca. Punto di partenza di un itinerario può essere rappresentato dal Museo della Ceramica, vero e proprio punto di forza di quest’area siciliana, nota come Calatino. Notevole è la Chiesa di S. Pietro, dal ricco portale bronzeo e dalla facciata gotica inquadrata da due alte torri campanarie simmetriche e decorate dimaiolica. Non lontana è la Chiesa di san Francesco di Paola, caratterizzata come la precedente da un bel portale d’ingresso. Al suo interno sono custodite di tele del Vaccaro.

Lungo la centrale via Roma s’incontrano altri significativi monumenti religiosi e civili. Si va dalla duecentesca Chiesa di s. Francesco d’Assisi, ricostruita in stile barocco a seguito del terremoto sopra ricordato, con la facciata a due ordini ancora oggi arricchita di alcuni elementi gotici e la cupola mai terminata, al seicentesco Ponte di san Francesco, progettato per collegare due delle alture su cui, come abbiamo detto, sorge Caltagirone, e impreziosito dalla decorazione ceramica a rilievo.  Da qui è anche visibile il ben noto Palazzo Sant’Elia, che funge da suggestivo scenario al ponte.

La via Roma ci conduce poi alla fondamentale piazza Umberto I, dove sorge la Cattedrale di Caltagirone. Essa è dedicata a s. Giuliano e fu per la prima volta edificata nel Medioevo; soggetta poi a vari rimaneggiamenti, essa rimase coinvolta nell’evento sismico per poi essere totalmente ricostruita, anche con diverso orientamento prospettico. Oggi la particolarità della Chiesa risiede nel fatto che essa mostra una facciata in stile liberty, cosa assai rara per un edificio religioso. Del 1956 è l’alto campanile con l’orologio in ceramica, mentre assai prezioso si configura l’interno con bellissimi dipinti e affreschi del già citato maestro Vaccaro. 

Vero e proprio simbolo della città di Caltagirone è inoltre la famosa Scalinata di santa Maria del Monte, opera d’arte realizzata dai maestri ceramisti locali. Costituita da 142 gradini, essa era stata progettata per connettere la parte inferiore al centro storico della città, e i suoi colori accesi sono quelli tipici della ceramica locale: il verde, l’azzurro e il giallo. Le decorazioni sono state realizzate nel 1953 e le varie maioliche hanno la caratteristica di ricordare le varie fasi storiche dal X secolo ad oggi. La Chiesa di santa Maria del Ponte cui conduce la scalinata è stata progettata originariamente nel Medioevo per poi essere anch’essa ricostruita nella fase post sismica. Realizzata probabilmente servendosi del materiale da costruzione dell’antico Castello, la Chiesa preserva un simbolo della storia civica: la campana d’Altavilla strappata ai Musulmani di Judica.

Che la bellezza di Caltagirone non appartenga soltanto al passato, lo dimostra il fatto che la tradizione della ceramica locale è proseguita sino ai nostri giorni per abbellire edifici recenti, dalla Stazione Centrale alla Villa Patti, realizzata secondo i dettami dello stile gotico veneziano e dalla pittoresca facciata.

Anche la morte trova una sua bellezza in questi luoghi: a tre km dal centro è infatti ubicato il Cimitero Monumentale, voluto dall’architetto Nicastro ma concluso solo dopo la sua morte ad inizio Novecento. Oggi il Cimitero è stato dichiarato monumento nazionale, poiché la sua pianta a croce bizantina, i suoi capitelli, i suoi fregi e le sue sculture ne fanno una meta prediletta dai turisti.

E da ultimo non bisogna dimenticare il passato, attraverso i siti archeologici dell’area di Caltagirone. A nord est dell’abitato moderno sorge il sito di Sant’Ippolito, dove sono stati rinvenuti due villaggi, uno neolitico e uno dell’Età del Rame, i cui reperti sono oggi conservati al Museo Paolo Orsi di Siracusa. In direzione diametralmente opposta, dirigendoci verso sud ovest, troviamo invece l’abitato greco di monte San Mauro, di fondamentale importante per capire le dinamiche dell’occupazione greca del suolo della Sicilia antica.

Luoghi di interesse

– CHIESA DEL SS. SALVATORE
Una delle pochissime chiese a pianta centrale, decorata all’interno con raffinati stucchi arabeschi e ospitante la bellissima Madonna di Monserrato, opera cinquecentesca del Gaggini . All’interno di essa sono conservate in un mausoleo le spoglie di Don Luigi Sturzo, politico importante che fu principalmente un sacerdote e che celebrò ivi la sua prima messa nel 1894.

PALAZZO MAGNOLIA
Solenne facciata novecentesca decorata da terrecotte floreali uscite dalla fabbrica di Enrico Vella.

– GALLERIA L. STURZO
Antica casa senatoria poi divenuto teatro e infine galleria cittadina, sede di raduno per gli abitanti e mostre itineranti. Conserva al suo interno il famoso pannello di ceramica di 82 mq raffigurante la Battaglia di Iudica e i 18 pannelli di ceramica raffiguranti i figli illustri della città e il pannello di mosaico, dove sono rappresentate i lavori e le 9 province della Sicilia .

– PALAZZO DELL’AQUILA
Nasce come palazzo gentilizio proprietà di una famiglia nobiliare, I Principi di Bellaprima; successivamente vi si sposta la sede della Casa Senatoria per volontà dell’Arch. Catanese Mario Di Stefano.

– SCALINATA S. MARIA DEL MONTE
Sontuoso percorso storico- artistico – cronologico fatto di 142 gradini maiolicati; la Scala è dedicata alla patrona Maria di Conadomini , ma vi si svolge una delle manifestazioni unica al mondo, la Luminaria con i suoi 4200 coppi in onore del patrono S. Giacomo 24 e 25 Luglio, e l’infiorata in onore della Madonna di Conadomini.

– CHIESA S. MARIA DEL MONTE
Antica chiesa madre fino all’espansione demografica del 1500, conserva al suo interno il quadro duecentesco della Conadomini, la campana d’Altavilla, una piccola parte del reliquiario di P. Innocenzo Marcinò e il corpo di Gualtiero.

– CORTE CAPITANIALE
Elegante edificio rinascimentale del 1600, vecchia sede del capitano di giustizia .Con annessa mostra “natale in vetrina “

– DUOMO di S .GIULIANO
Basilica che vanta tre ricostruzioni a partire dalla dominazione normanna che la fece costruire in onore del loro vescovo S. Giuliano. Conserva all’interno tele e sculture ottocentesche dei fratelli Vaccaro.

– ANTICO MONTE di PRESTAMO – Vecchio Monte delle Prestanze sorto a metà del 1700, adesso adibito a Banco di Sicilia.

– CARCERE BORBONICO
Sorge alla fine del 1700 durante la dominazione borbonica come carcere molto severo: vi verrà rinchiusa buona parte della nobiltà calatina durante il periodo delle rivoluzioni contro i creduti giacobini. Adesso funge da Museo Civico e Pinacoteca. – PONTE S. FRANCESCO D’ASSISSI
Elegante struttura di collegamento tra le piazze principali e la via Roma, arteria importante della città, nasce nel 1606 e la sua altezza domina da una parte la Piana di Catania e dall’altra quella di Gela.

– CHIESA DELL’IMMACOLATA
Sontuosa facciata barocca per una chiesa che onora contemporaneamente la fede mariana e quella francescana.

– STATUA di GUALTIERO
Principale esponente del movimento dei Vespri Siciliani, i quali nel 1200 si opposero ala dominazione angioina in Sicilia.

– TONDO VECCHIO
Tipico esemplare di un teatrino all’aperto, sede da sempre di concerti e manifestazioni estive. E’ una delle tante opere in pietra arenaria costruita intorno alla metà del 1700.

– GIARDINO PUBBLICO
Meraviglia e polmone della città, con i suoi dieci ettari di verde riordinato secondo il modello tipico dell’ English Garden; collega la zona storica della città con la parte più recente sorta dopo il 1850 ed è arricchito da molteplici opere in terracotta oltre che da uno splendido Gazebo maiolicato.

I nostri presepi a cura dell’Associazione Amici del Favo, esclusive a Caltagirone.

Dove siamo
Via SS. Salvatore 28
95041 Caltagirone CT
Info e prenotazioni
Newsletter

Iscriviti per ricevere novità e promozioni del Natale 2024

© 2023 I Presepi di Caltagirone. Tutti i diritti riservati. Designed by Webvox.it | P.IVA: 91013250872